Consigli per gli allergici al veleno di imenotteri

di | 8 Novembre 2013

apeLa puntura di  un insetto dell’ordine degli Imenotteri (api, vespe, calabroni, polistini) causa, in genere, una reazione cutanea caratterizzata da dolore, rossore e lieve gonfiore locale. Tale lesione non è grave e scompare spontaneamente in due o tre ore. In alcuni casi la reazione al veleno di questi insetti può causare lesioni cutanee estese, dolorose e persistenti per più di 24 h. Manifestazioni allergiche più gravi possono intervenire nei soggetti che hanno sviluppato una sensibilizzazione allergica verso il veleno di questi insetti. In tal caso  insorgono dopo pochi minuti e i sintomi più frequenti sono orticaria, edema diffuso, crampi addominali, difficoltà respiratorie ed a volte collasso cardiocircolatorio e shock. Se non viene effettuato un tempestivo intervento medico, queste reazioni possono rivelarsi mortali.

Il paziente allergico che abbia presentato reazioni gravi dopo una puntura deve, ovviamente, cercare di evitare di essere ripunto. Pertanto deve adottare alcune norme di prevenzione.

Norme di prevenzione da attuare a casa: gli odori degli alimenti attraggono la maggior parte degli insetti; pertanto è consigliabile  evitare di cucinare e mangiare all’aperto (soprattutto frutta, marmellata, miele e bevande dolci). Tenere sempre il cibo coperto fino al momento del consumo. Un’ulteriore precauzione è quello di pulire i bordi delle pattumiere e di spruzzarli con insetticida.

Norme di prevenzione personale: si consiglia di evitare gli abiti di colori vivaci o neri, colonie, lozioni spray per capelli e cosmetici profumati poiché attraggono gli insetti, di non indossare pantaloni corti, abiti scollati, camicie sbottonate, ed indumenti che possono intrappolare gli insetti. E’ utile inoltre non indossare zoccoli o sandali e non camminare a piedi nudi soprattutto sui prati e sulle spiagge.  Il giardinaggio dovrebbe essere praticato con estrema cautela, indossando sempre i guanti e prestando particolare attenzione all’utilizzo di falciatrici elettriche che potrebbero inavvertitamente disturbare o rompere un nido di insetti nascosti nelle siepi, negli alberi o nel terreno. E’ bene stare lontano dalle siepi, dalle aree adibite alla raccolta dei rifiuti, dalle arnie e premunirsi di un insetticida da tenere in auto, da utilizzare dopo esserne usciti, contro eventuali insetti penetrati accidentalmente dai finestrini. Le persone allergiche non dovrebbero mai essere sole nelle attività ricreative o lavorative svolte all’aria aperta. Buona norma preventiva è in ogni caso quella di non agitarsi e di non compiere movimenti repentini qualora si venga avvicinati da un insetto.

Rimozione del pungiglione: l’ape è il solo insetto dell’ordine degli imenotteri che lascia il pungiglione e il sacco velenifero attaccato alla pelle del soggetto punto. Affinché tutto il veleno venga iniettato occorrono dai due ai tre minuti e pertanto è importante rimuovere il pungiglione attraverso un rapido raschiamento con l’unghia o con una lama, evitando di comprimere il sacco velenifero con le dita.

La terapia:  un soggetto che abbia presentato una reazione grave dopo una puntura deve sottoporsi a visita presso un centro allergologico qualificato dove potrà ricevere consigli terapeutici per far fronte con i farmaci adeguati in caso di successive punture. Inoltre potrà ricevere indicazioni sull’opportunità di effettuare una immunoterapia specifica contro il veleno dell’insetto verso cui è sensibile, al fine di ridurre l’intensità della reazione nel caso di nuove punture. L’immunoterapia (vaccino) si è dimostrata estremamente efficace e rappresenta ad oggi al migliore terapia disponibile nei casi in cui è indicata.