Bonificare le zone dell’abitazione più soggette alla formazione di muffe: angoli tra parete e soffitto, dove si creano punti termici favorevoli e laddove si presenta umidità per assorbimento capillare o per condensa.
Non soggiornare in ambienti chiusi da troppo tempo (cantine, case di montagna) e in ambienti particolari quali, serre e stalle.
Evitare le passeggiate e il gioco in aree dove sono ammassate foglie cadute e macerate da molto tempo, specie in estate e in autunno.
Evitare di tenere in casa un numero elevato di piante da vaso (il terriccio umido facilita la formazione di muffe).
Evitare di rivestire con carte da parati i muri dell’abitazione e, se presenti, rimuoverle e sostituirle con pittura lavabile.
Pulire periodicamente le zone dell’abitazione interessate dalla muffa con candeggina (ipoclorito di sodio) o prodotti simili.
Arieggiare tutti gli ambienti domestici frequentemente.
Nei casi più gravi, quando non efficaci altre misure, prendere in considerazione l’acquisto di un deumidificatore o usare i condizionatori d’aria, avendo cura di pulire frequentemente i filtri d’aria.