La dermatite atopica (eczema) è una infiammazione pruriginosa della pelle. E’ una condizione cronica, di lunga durata, e può essere accompagnata da asma e/o rinite allergica.
L’eczema può interessare qualsiasi zona della pelle, ma in genere è più frequente sulle braccia e dietro le ginocchia. Tende a riacutizzarsi periodicamente e poi a recedere spontaneamente, per ripresentarsi in seguito. La causa della dermatite atopica è sconosciuta, ma può derivare da una combinazione di tendenza ereditaria, difetti funzionali della pelle e del sistema immunitario.
L’unico trattamento efficace è la cura della pelle mediante creme idratanti e, nelle fasi di riacutizzazione, creme al cortisone. Se i sintomi sono molto disturbanti al punto da interferire con le normali attività quotidiane o impedire il sonno, rivolgersi al proprio medico.
Segni e sintomi di dermatite atopica (eczema):
- Arrossamento ed escoriazioni di zone di pelle
- Prurito, che può essere grave, soprattutto di notte
- Le lesioni possono diventare secernenti e perdere fluidi ed evolvere in croste, a seguito del grattamento
- Pelle secca, ispessita, screpolata o squamosa
- Anche se le lesioni possono presentarsi ovunque, più spesso appaiono sulle mani e sui piedi, nella parte anteriore della piega del gomito, dietro le ginocchia e sulle caviglie, polsi, viso, collo e parte superiore del petto. La dermatite atopica può colpire anche la pelle intorno agli occhi, tra le palpebre.
- Il grattamento e il sudore peggiorano tutte le lesioni
La dermatite atopica più spesso inizia durante l’infanzia prima dei 5 anni e può persistere in età adulta. In molti casi si risolve spontaneamente nel corso dei primi anni di vita. Il prurito può essere grave, e il grattamento contribuisce al persistere delle lesioni, e facilita le infezioni da parte dei batteri, in particolare Staphylococcus aureus, che comunemente vive sulla pelle. Spezzare questo circolo vizioso prurito-grattamento può essere impegnativo.
Test e diagnosi
Non esistono test specifici per fare diagnosi di eczema atopico. La diagnosi la fa il medico, sulla base della visita e della storia clinica